Il legno :la nostra terza pelle

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 Sollecitato da un cliente intenzionato a riverniciare il suo pavimento di rovere appena levigato, vi propongo questo articolo.

  buona lettura

Il legno: la nostra terza pelle

Abito-corteccia

  Se consideriamo il legno la nostra terza pelle, l'immagine del verbo respirare rende bene il paragone.  

  Come il polmone di un uomo, il legno, è costituito da una struttura cellulare finissima di pareti sottili e cavità. Le pareti cellulari stesse, sono percorse a loro volta da un sistema ancora più articolato di pori e vasi.

  L'effetto di tale struttura è identico a quello dei nostri polmoni: il legno ha una superfice interna incredibilmente estesa.

 "un centimetro cubo di cellulosa ha una superfice interna di sei milioni di centimetri quadrati"

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 Grazie a questa struttura articolata, il legno assume la funzione di un filtro dell' aria e al tempo stesso di una spugna.

 Il legno è in grado di assorbire e filtrare dall' aria le sostanze nocive e gli odori e di ridurre le cariche elettriche dell'aria negli ambienti interni.

  Quanto più in una stanza si trova del legno che traspira, tanto più equlibrata è l'umidità dell'aria. 

  Se l'umidità dell' aria in una stanza aumenta dal 35% al 65%, un metro quadrato di rivestimento in abete rosso assorbe circa 10 grammi di acqua in 12 ore. E  con questi 10 grammi di acqua in meno per metro quadrato di legno, l'aria rimane più asciutta. Se invece, l'aria della stanza si secca improvvisamente, succede l'opposto: il legno rilascia lentamente l'acqua assorbita (effetto spugna). 

  Dovete fare attenzione ad una cosa : i pannelli in legno laminato, le superfici in legno verniciate e ricoperte, annullano completamente o in buona parte l'effetto filtro e l'effetto spugna del legno. Avrete le migliori prestazioni  con legno massiccio, senza trattamenti superficiali, che impediscono la traspirazione.                                                                                                                                                                            

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Cariche elettrostatiche

 Le superfici si caricano elettrostaticamente tramite sfregamento. La carica così generatasi è tanto più grande quanto meno la superficie è in grado di condurre elettricità; possono crearsi cariche elettrostatiche con il passaggio dell' aria della stanza su superfici non conduttrici realizzate in materiali sintetici.  

  Il corpo umano possiede un campo protettivo naturale leggermente elettrificato che respinge le particelle di polvere dalla pelle. In ambienti con campi a forte carica elettrostatica, il nostro campo protettivo naturale è disturbato.

  Un altro svantaggio delle superfici caricate elettricamente è la tendenza a impolverarsi e a sporcarsi perchè attraggono le particelle presenti nell'aria.

  Il rimedio è semplice : predisponete in casa vostra numerose superfici in legno naturale o trattato solo con sostanze naturali (cera d'api o oli di resina naturale).

 

  

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